CREATIVI O RIDICOLI – CREATIVITA’ E RIDICOLAGGINE
Oggi voglio affrontare questo tema, perchè la linea può essere molto sottile e lo scivolone dietro l’angolo.
La creatività nel marketing è sicuramente un aspetto fondamentale. Ma attenzione!
Essere creativi non significa necessariamente fare ridere o essere simpatici a tutti i costi.
Mi capita di vedere contenuti video, costruiti a tavolino, in cui persone recitano ruoli o meme, apparendo palesemente a disagio, in imbarazzo, e spesso in evidente dissonanza tra il loro naturale modo di essere e quello che stanno interpretando.
In questi contesti tra il “essere creativi” e il “essere ridicoli”, il passo è breve.
E rischioso, aggiungo.
Creatività e ridicolaggine non dovrebbero mai essere confuse, soprattutto quando si parla di contenuti aziendali sui social media.
È vero che fare leva sull’intrattenimento o sull’essere simpatici può attirare l’attenzione in un ambiente affollato come quello dei social, ma quando questa simpatia diventa eccessiva o, peggio ancora, forzata, si rischia di scadere nel ridicolo.
Questo può facilmente danneggiare l’immagine aziendale, soprattutto se il messaggio si allontana dai valori e dalla professionalità che l’azienda vuole trasmettere.
Un contenuto ben fatto può intrattenere senza per forza scadere nella ridicolaggine, e allo stesso tempo, deve valorizzare l’azienda, non svalutarla.
La creatività può strappare un sorriso, ma per “strappare un assegno” bisogna andare oltre.
Il consiglio è di usare la creatività con equilibrio, puntando a essere interessanti e rilevanti piuttosto che cercare di essere simpatici a tutti i costi. E soprattutto non forzarsi ad essere ciò che non si è.
Mostrarsi per ciò che si è, in maniera autentica e, perché no, anche imperfetta, è la chiave per fare avvicinare le persone.
Fare avvicinare le persone è la filosofia su cui si basa il mio lavoro di Marketer.
Ti invito a riflettere sull’argomento e noi ci leggiamo al prossimo articolo.